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Sentirsi ad un bivio Spunti per comprendere il cambiamento

Come counselors specializzate in orientamento e ri-orientamento, ci troviamo quasi sempre di fronte a delle
persone che si sentono ad un bivio. Persone che sentono il bisogno di essere accompagnate a compiere un
percorso di cambiamento, che proprio per sua natura, non è facile.
Per alcuni la cosa più difficile è trovare la forza per fare il primo passo, quel salto nel vuoto che destabilizza
e ci fa sentire per aria; per altri la crisi arriva dopo, quando si viene assaliti dai mille dubbi sulla validità della propria scelta.
In ogni caso, che si tratti di cambiare lavoro, di cambiare percorso scolastico, di trasferirsi in un altro
paese o città, di rimettersi in gioco dopo una maternità, una separazione o una perdita, attraversare una
transizione di vita è meno angosciante se si capiscono che ci sono tre riti di
passaggio fisiologici e che in questi momenti ci si deve ricordare di rinforzare l’amorevolezza e la
comprensione verso se stessi.
La separazione: ci troviamo qui quando abbiamo già deciso che vogliamo cambiare, che
desideriamo porre fine alla situazione in cui ci siamo trovati finora e che abbiamo trovato le forze
per portare avanti il nostro intento. Già quando decidiamo di iniziare un percorso di orientamento
significa che sentiamo l’urgenza di cambiare. Capita però che al primo slancio vitale e convinto,
seguono i dubbi, le incertezze e spesso i sensi di colpa causati dall’essere esposti a ciò che non è
familiare, che è ancora sconosciuto. Anche la persona più convinta qui può vacillare e questo ci
porta alla seconda fase;
Il regno di mezzo: è una “zona il momento in cui ci sentiamo su un’altalena, continuamente in
bilico tra la speranza, le aspettative più rosee e periodi di confusione e disorientamento. “Avrò
fatto la scelta giusta?” – “Forse non ci ho pensato bene?” – “Sono ancora in tempo per tornare sui
miei passi?” – “Però come prima non potevo più andare avanti, cosa dovevo fare?”.
Questa è la fase in cui la tentazione di rinunciare alla scelta nuova è più forte. Ed è proprio qui
che le persone ci vengono a cercare come counsellors, chiedono di essere accompagnate. Ed è
anche il momento più fragile.

  1. Il nuovo inizio: è il momento in cui ci rendiamo finalmente conto del filo rosso che collega la
    nostra esistenza che finalmente vediamo con occhi nuovi. Cambia l’immagine che abbiamo di
    noi stessi, ci vediamo con occhi diversi, troviamo un piacere inedito nella forma nuova che
    abbiamo dato alla nostra vita, perché vi integriamo parti di noi che avevamo seppellito,
    dimenticato, ignorato.

Essere accompagnati in una fase di transizione è importante perché ci fa sentire meno soli, ci da
l’opportunità di confrontarci con altre persone e di essere aiutate a capire le priorità che vogliamo
dare alla nostra nuova vita. Ci può sopratutto aiutare a capire quanto e come il cambiamento può
essere integrato nell’ecologia della nostra vita. Come dire, ad ognuno il suo quoziente di
cambiamento poiché se per qualcuno la soluzione ideale è di ricominciare da zero, non per tutti a
cosa migliore è sconvolgere tutto e radere al suolo la vita precedente; in alcuni casi meglio chiarire
bisogni ed obiettivi e poi fare un passo alla volta verso la giusta direzione. Qualunque sia il grado
di transizione, poter contare su uno spazio protetto e un professionista accogliente è spesso quello
che ci serve per non sentirsi perennemente per aria.

Equipe Sinopia – Counselor specializzate in Orientamento e Ri-orientamento