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La storia del vaso crepato

Spesso vorremmo essere come gli altri!  E se le nostre imperfezioni fossero la nostra ricchezza?  Il nostro contributo individuale e unico al mondo? 

C’era una volta una vecchia signora cinese che possedeva due grandi vasi, ciascuno dei quali era sospeso all’estremità di un’asta che lei trasportava dietro sulle spalle.  Uno dei due vasi era crepato mentre l’altro era in perfette condizioni e portava sempre tutto il suo contenuto d’acqua.  

Alla fine della lunga camminata che portava dal ruscello fino a casa, il vaso crepato arrivava a destinazione riempito solo a metà.  

Questo successe ogni giorno per due interi anni duranti i quali la vecchia signora portava a casa solo un vaso e mezzo di acqua.  Senza dubbio il vaso integro era molto fiero dei sui risultati.  Ma il povero vaso crepato si vergognava delle sue imperfezioni e si sentiva triste perché riusciva a svolgere solo la metà del lavoro per il quale era stato creato.  

Dopo due anni di quello che lui pensava fosse un’esperienza fallimentare, proprio mentre si trovavano presso il ruscello prese coraggio e confessò alla vecchia signora: “Mi vergogno di di me stesso poiché la crepa che ho sul lato lascia passare tutta l’acqua lungo il cammino di ritorno a casa”. 

La vecchietta sorrise e disse: “Hai notato che ci sono dei fiori sul tuo lato del cammino e che non ce ne sono affatto dall’altro lato?  Ho sempre saputo della tua crepa e di conseguenza ho seminato dei semi di fiori dal tuo lato del cammino e ogni giorno, mentre tornavamo a casa, tu li hai annaffiati. Durante questi ultimi due anni ho potuto cogliere dei fiori magnifici per decorare la mia tavola.  Senza di te e del fatto che tu sei ciò che sei, non sarebbe esistita questa bellezza che rende più bella natura e la casa”.  

Ciascuno di noi ha i suoi limiti, le sue crepe.  Ma sono proprio queste imperfezioni che  rendono la nostra vita cosi interessante e ricca.  Ad ognuno il compito di trovare  quello che c’è di buono nelle proprie crepe.  

Quindi, a tutti gli amici con le crepe: vi auguriamo una buona giornata e e ricordatevi di dedicare del tempo per sentire i fiori che crescono al bordo del vostro cammino.  

“Benvenute crepe perché fate passare la luce”

Michel Audiard